Elon Musk, il genio o no?

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Oggi inizieremo una nuova rubrica nel podcast nella quale parleremo dei principali imprenditori tecnologici, partiamo dal più chiacchierato, Elon Musk. 

L’articolo è presente anche in forma di podcast, con un taglio un po' diverso. 

Elon Musk è un imprenditore sudafricano naturalizzato statunitense, forse sarebbe meglio dire che è un visionario, perché di certo Elon non è il classico imprenditore che punta ad inseguire gli altri. 

La sua storia è un viaggio partito in Sudafrica nel 1971, per affrontare il collage Musk si trasferirà prima in Canada per poi finire negli USA dove inizierà la sua scalata. 

Fin da piccolo Elon era affascinato dallo spazio, come in molti della sua generazione, vedeva Marte con l’obiettivo di una vita. 

L’avventura imprenditoriale e visionari di Musk inizia da tutt’altro, un servizio di mappe, Zip2 nel 1995, insieme al fratello idea un servizio web di mappe, Musk alla vendita della startup guadagno circa 22 milioni di dollari. 

Investì la maggior parte dei 22 milioni di dollari per creare servizi finanziari online, X.com, nel 2000 unì l’azienda con quella di un amico creando Paypal. Due anni dopo venduta per 1,5 miliardi di dollari a Ebay, Elon riceverà circa 200 milioni di dollari che investì immediatamente nei suoi grandi progetti. 

SpaceX

Il progetto che aveva mosso Elon Musk sin da bambino era diventato realtà, creare un’azienda aerospaziale per arrivare fino a Marte. Elon investì metà del suo capitale in SpaceX. 

Elon capì fin da subito che un investimento di soli 100 milioni di dollari non sarebbe mai stato sufficiente per muovere davvero il mercato ed entrare in competizioni con le grandi agenzie statali, ebbe così l’idea geniale, creare dei razzi riutilizzabili, ovvero capaci di eseguire più lanci con lo stesso primo stadio per poi riutilizzare completamente ogni stadio. 

Il Falcon 1 fu un disastro il primi 3 lanci nel 2008 non andarono a buon fine, Musk aveva finito i soldi ma in qualche modo riuscì ad effettuare un quarto lancio che andò a buon fine diventando il primo lancio privato a raggiungere un’orbita bassa. 

Il sistema di recupero del Falcon 1 non venne mai provato, si passò immediatamente allo sviluppo di un nuovo razzo, molto più potente il Falcon 9. 

Il Falcon 9 mirava ad entrare in un progetto NASA per il rifornimento della stazione spaziale e per il lancio di alcuni satelliti. Il team di SpaceX potenziò il Falcon 1, aggiungendo 8 motori al precedente. Il primo stadio per la prima volta venne riutilizzato (il record attuale è di 5 volte). Il primo stadio è capace di rientrare a Terra posizionandosi verticalmente su una piattaforma in mezzo all’oceano. 

Con il Falcon 9 venne progettata anche la capsula Dragon che aveva lo scopo di trasporto materiale alla stazione spaziale internazionale e ovviamente di essere riutilizzabile, in modo da abbattere ulteriormente il costo di ogni lancio. La Dragon è dotata di uno scudo termico capace di resistere a rientri da orbiti lunari e marziane. 

Il Falcon 9 è stato fondamentale anche per la creazione di un nuovo sistema di lancio, Falcon Heavy, un sistema composto complessivamente da 3 Falcon 9, capace di generare una forza di spinta notevolmente maggiore rispetto ad un Falcon 9, tutti e 3 i Falcon 9 sono in grado di rientrare ed essere riutilizzati, sfortunatamente abbiamo visto solo un lancio di Falcon Heavy. 

La Dragon è stata invece sostituita dalla nuova Dragon 2 che negli ultimi giorni ha raggiunto la ISS per la prima volta. La principale differenza tra le due navicelle è l’utilizzo, Dragon 2 è stata sviluppata principalmente per il trasporto di umani sulla stazione spaziale (fino a 7) a differenza di Dragon 1, tra le cose più stupefacenti di Dragon 2 ci sono gli schermi touch che probabilmente vengono dalla stessa linea produttiva di Tesla. 

L’altro grosso progetto che è attivo è Starlink di cui abbiamo parlato nello scorso podcast. 

Per il futuro SpaceX sta progettando un nuovo razzo che nel 2024 dovrebbe portare l’uomo su Marte dopo aver fatto un salto sulla Luna, il razzo Starship sarà il razzo più grande mai costruito dall’uomo e come di norma di SpaceX sarà riutilizzabile. 

Tesla 

Nel 2003 investì altri 70 milioni, questa volta aiutò a fondare Tesla, che ha come obiettivo rivoluzionare la mobilità con auto elettriche, nel 2008 commercializzarono la loro prima vettura Tesla Roadster un’auto sportiva, nel 2012 uscì il secondo modello della casa, Tesla Model S, una berlina, la successiva uscita di Model X il suv top di gamma dell’azienda introdusse il concetto di porte ad aquila molto spettacolari. Nel 2016 Tesla decise di abbassare l’asticella del prezzo con Model 3 con un prezzo di circa 40000€. L'auto ebbe da subito un grande successo che mandarono in crisi la produzione di Tesla che solo nel 2017 riuscì a produrre abbastanza. 

Successivamente vennero presentate la nuova Roadster, Model Y un SUV economico e Cyber Truck il primo pickup dell’azienda. 

Tesla però adottò fin da subito la filosofia di produrre tutto in casa, tanto che pare stia per iniziare a produrre le batterie in casa. 

I progetti allegati a Tesla sono davvero interessanti, autopilot è il sistema di guida assistita che mira a diventare un sistema a guida autonoma, l’obiettivo di Tesla con questo è quello di rendere più sicure le strade, insieme ad autopilot le vetture integrano molte funzionalità tech. 

La plancia completamente digitale offre la possibilità di utilizzare un navigatore che in maniera autonoma integra gli eventuali punti di ricarica necessari, scegliendo i più veloci e tecnicamente liberi. Lo stesso sistema inizia a scaldare le batterie in prossimità del punto di ricarica in modo permettere una ricarica più veloce. 

L’ultimo progetto di Tesla è quello dei punti di ricarica, i Tesla supercharger sono stati gratuiti fino a poco tempo fa, permettono una ricarica molto più veloce che con la presa di casa o con le colonnine presenti nelle case. Ma Tesla ha pensato anche alla ricarica a casa, se una presa domestica può erogare al massimo 3,5 KW, Tesla ha pensato ad un sistema di ricarica domestica con velocità maggiore, caricando una batteria con la linea domestica negli orari migliori, si potrà ricaricare l’auto a 18 KW. 

Nei primi progetti pare che una Tesla, probabilmente Cyber Truck modificato aiuterà gli astronauti di SpaceX nelle prime missioni spaziali. 

Solar city 

Nel 2006 toccò a Solar City, fondata con 10 milioni che erano rimasti dalla vendita di Paypal. 

Solar City puntava a rivoluzionare il settore fotovoltaico, divenne poi parte di Tesla offrendo la possibilità di caricare in maniera più veloce attraverso le apposite batterie sopra citate. 

Il punto di forza dell’azienda è senz’altro la concezione di pannello fotovoltaico, il quale viene integrato nella tegola stessa, rendendo i tetti più piacevoli alla vista. 

Hyperloop 

Uno dei progetti più interessanti di Elon Musk, nasce un po’ per caso dalla creazione di un progetto preliminare da parte di alcuni ingegneri di Tesla e SpaceX e dello stesso Musk. 

Il progetto è di un nuovo sistema di trasporto rivoluzionario che si basa sulla levitazione magnetica e sul viaggio in uno spazio vuoto, in questo modulo la capsula con i passeggeri potrebbe raggiungere i 1200 km/h. 

Ora il progetto è open source e dovremmo vedere la prima tratta negli Emirati Arabi Uniti nei prossimi mesi, collegando Abu Dhabi e Dubai in soli 12 minuti, coprendo una distanza complessiva di 140 km viaggiando ad una media di oltre 700 km/h. 

Open AI

Fondata nel 2015 Open AI è un’azienda di ricerca no profit mira la ricerca sull’intelligenza artificiale forte, punta a contrastare i grandi colossi del tech che possono guadagnare troppo potere dallo sviluppo di un’intelligenza artificiale, nel 2018 ha lasciato la presidenza per evitare conflitti di interesse con lo sviluppo di autopilot di Tesla. 

The boring company 

Fondata nel 2016 mira a eliminare il traffico. Musk fonda un’altra azienda di trasporti che punta a scavare tunnel sotto le città dove le macchine attraverso speciali carrelli verranno trasportate in altri punti della città, un po’ come avviene con le metropolitane. 

Nel primo test fatto a Los Angeles è andato tutto a buon fine. 

Musk ha dichiarato che il sistema potrà essere utilizzato solo da macchine elettriche una volta entrato in funzione, per evidenti problemi di aerazione. 

Per finanziare l’azienda sono stati commercializzati alcuni gadget. Il cappellino di The boring company venne commercializzato con la promessa di commercializzare un lanciafiamme qualora si fosse giunti a 50000 cappelli venduti. La storia narra che ci arrivarono e qualche mese dopo venne commercializzato un lanciafiamme. Il dispositivo è un mega accendino rinchiuso in un fucile da soft air, non un vero e proprio lanciafiamme. 

Il progetto di The boring company non si limita alla Terra, in molti pensano che Musk abbia fondato questa azienda per creare le prime basi sotterranee su Marte, permettendo quindi di risparmiare parecchio sui costi di colonizzazione. 

Neuralink

Nel 2016 Musk fonda Neuralink una società di ricerca e sviluppo nel campo delle neurotecnologie, il cui scopo principale è il dialogo uomo-macchina, l’azienda è ancora nella prima fase di sviluppo ma abbiamo già visto alcuni risultati. 

Elon Musk è un personaggio davvero fuori dal comune, lasciando perdere la parte di vita privata, quando si parla di aziende è sicuramente uno dei migliori, forse l’unico che riesce a vedere così tanto in anticipo nuovi mercati che si aprono. 

Ogni aziende lavora per l’altra creando un incredibile circolo dove alla fine Musk si fa tutto in casa. 

Sicuramente nei prossimi anni ci accompagnerà con molte domanda da porsi personalmente, ve ne lascio alcune 

Autopilot dovrebbe guardare il bene comune o il bene del suo proprietario?

Neuralink è sicuro? Possiamo stare tranquilli con qualcosa che comunica con un PC h24?

Podcast

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