KISS ME FIRST
Per questo secondo appuntamento con le serie inspiegabilmente famose che impareremo a conoscere, restiamo nel tema della realtá virtuale, con Kiss me first.
Serie originale Netflix tratta dall'omonimo romanzo di Lottie Moggach, arriva sulla piattaforma di Streaming il 29 Giugno 2018.
Questa produzione inglese non ha vinto alcun premio e su Imdb è valutata 6,3 su 10.
Ma allora vale davvero la pena guardarla!? Sì.
Se vi dicessi il tema di base trattato in questa serie farei un piccolo spoiler, visto che viene mostrato solo alla fine della prima puntata, quindi cercherò di parlarvi della trama senza svelarne davvero il succo.
Abbiamo due vite, una reale, una virtuale. Leila nella vita reale è orfana, deve quindi badare a se stessa da sola, e non è solita socializzare con gli altri, restando molto solitaria. Al contrario, nella realtá virtuale, in questo “gioco" chiamato Azana, lei è una leader, una combattente. Incuriosita da una ragazza trova un posto nascosto all'interno di Azana, un oasi di pace creata da un programmatore, di nome Calumny, che ha isolato quest'area rendendola accessibile solo a pochi eletti: il suo nome è Red Pill.
Calumny sceglie con cura le persone alle quali dare l'accesso a questa zona segreta, ma come mai!? Cos'hanno in comune e qual'è il suo scopo?! Che ruolo ha Leila, Shadowfax in Azana, all'interno di questa storia?!
Questo thriller apparentemente fantascientifico perché vissuto in gran parte all'interno di un mondo virtuale, è invece quanto più reale, e tratta diverse tematiche molto attuali e ancora sconosciute a molti, ma di enorme importanza.
Il personaggio di Leila è una continua evoluzione: più avanziamo con le puntate, più lei diventa Shadowfax, prendendo possesso della propria vita, acquistando sicurezza in se stessa uscendo da quello stato di apatia che la circondava all'inizio.
La grafica di Azana è resa decisamente bene, il che è una fortuna, visto che gran parte della serie è al suo interno, ma la regia è decisamente lenta, evidentemente sviluppata in questo modo per dare drammaticità all’opera, permettendoci di empatizzare con i diversi personaggi calandoci nel loro stesso stato di disagio.
Se questa serie merita nonostante non abbia vinto premi, come mai allora non è diventata cosí popolare?!
Credo che il primissimo problema sia da attribuire al titolo: kiss me first lascia pensare a una commedia, a qualcosa di prettamente romantico. Ricordate “Se mi lasci ti cancello" di Jim Carrey?! Stessa problematica. Quando il pubblico deve scegliere cosa guardare, ha come primo impatto il titolo e spesso non va oltre leggendo la trama o informandosi a riguardo. Certo il titolo qua è lo stesso del romanzo, quindi non è colpa loro, ma sicuramente questa cosa ha penalizzato alla grande la presentazione della serie.
Inoltre, come per questo articolo, il cercare di non fare spoiler porta a non parlare del vero tema della serie. Sono certo che potendo dire: “La serie parla di questo e quest'altro" raccontandone il fulcro, la gente si sarebbe incuriosita molto di più, soprattutto nel nostro paese, dove certi argomenti sono diventati noti alla massa solo negli ultimi anni.
Ora non potete certo dire che non vi abbia incuriosito!! Guardate la prima puntata, cosí alla fine capirete di cosa parla, e poi a voi la scelta.
6 episodi da 47 minuti circa: totale 282 minuti, poco meno di 5 ore. Soprattutto se siete genitori, dedicate queste 5 ore a conoscere un mondo che può coinvolgere i vostri figli da vicino, prima che sia troppo tardi!!
MadOrphe